NOCI – Si è concluso con due sentenze di patteggiamento con pena concordata ed una assoluzione il procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Bari in merito alla morte di Francesco Albanese.
La IX sezione del Tribunale di Bari ha deciso di assolvere il nocese Onofrio Conforti, titolare dell’omonima impresa artigiana, dalla imputazione di omicidio colposo in concorso con i due coniugi proprietari dell’area adibita a cantiere ai quali, per lo stesso reato, è stata invece applicata la pena a seguito di patteggiamento.
I fatti risalgono all’11 febbraio del 2014. Quel giorno Albanese era a lavoro all’interno di una proprietà privata situata in contrada Spine Rossine, a ridosso col territorio di Putignano, quando cadde in una vasca in costruendo per la realizzazione di un impianto fognario tipo Imhoff perdendo la vita. Le successive analisi autoptiche accertarono la morte per un violento trauma cranico fratturativo. Si aprì così un processo di indagine per ricostruire l’esatta dinamica del tragico incidente. Il pm Fabio Buquicchio, a conclusione delle indagini, individuò nel dicembre di quell’anno tre persone a cui addebitare il peso della tragedia: i due coniugi proprietari del sito e l’imprenditore artigiano Onofrio Conforti. Inoltre durante il procedimento al Conforti l’Inail aveva avanzato anche una richiesta di rivalsa per risarcimento danni di circa 350mila euro da pagare in caso di condanna.
A distanza di tre anni è arrivato il verdetto. Conforti, difeso dall’avv. Giuseppe Sgobba, è stato assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto”, e non dovrà pertanto versare nulla all’Inail; agli altri due è stata applicata la pena concordata a seguito di richiesta di patteggiamento, con sospensione della stessa nei termini di legge. La sentenza ha così fatto chiarezza sulla morte del 60enne nocese e forse regalato un po’ di serenità ai parenti della vittima.