La storia del Natale: paradigma, paradosso e augurio

NOCI – Nella sua sorprendente attualità, la storia più bella di tutti i tempi  racconta di un imperatore e di un governatore spaventati dall’arrivo di  un bambino, destinato a diffondere una buona notizia: il mondo si  sarebbe salvato e ciò non sarebbe accaduto per il potere di grandi,  potenti e ricchi regnanti, ma perché gli uomini e le donne comuni  avrebbero perseguito verità e giustizia. È un paradosso: ricchezza e  potere di pochi non avrebbero salvato tutti, neanche i ricchi e i  potenti; verità e giustizia perseguiti da molti, invece, avrebbero  salvato il mondo (e perciò anche i ricchi potenti).

È un paradosso. Ma non è, forse, anche il paradigma di ogni tempo della  storia e, con tutta evidenza, del nostro tempo?

Da qualche decennio ormai, il 2% della popolazione possiede più della  metà di tutta la ricchezza del pianeta. Sono percentuali che conoscono  tutti i ragazzi che studiano la geografia nelle scuole secondarie.

Mentre, in un articolo comparso sul settimanale “Internazionale” dello  scorso ottobre, si dice che in meno di cento anni la terra potrebbe  diventare inabitabile.

Si salverà? Chi la salverà? La ricchezza e la potenza del 2% o la  ‘buona volontà’ degli uomini e delle donne?

Ma la bella notizia del Natale, di ogni Natale, anche del prossimo, è  che la salvezza è possibile sempre e dovunque, anche nel più piccolo e  provinciale territorio, purché sia abitato da donne e da uomini di buona  volontà.

Questo auguro al nostro paese, Noci, e ad ogni paese della nostra e  delle altre nazioni: di essere abitati da cittadine e cittadini di buona  volontà.

Buon Natale e felice Anno nuovo

 

Domenico Nisi – Sindaco di Noci

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