Inclusione sociale, accoglienza e disabilità nel convegno di apertura alla XX Spaccanoci

NOCI – Anche quest’anno, il giorno prima dell’attesissima gara podistica Spaccanoci, l’associazione sportiva Montedoro Noci ha organizzato un convegno per parlare di sport e di tutto ciò che ad esso è connesso. Per la ventesima edizione della manifestazione sportiva l’incontro, dal titolo Lo Sport Odia I Pregiudizi, Ama Le Differenze, è stato incentrato sui temi dell’inclusione sociale, dell’accoglienza e delle disabilità, sviluppandosi, per la prima volta, all’interno di un istituto scolastico, nello specifico l’auditorium del liceo Leonardo Da Vinci di Noci. Il liceo nocese è stato scelto come luogo ospitante del convegno visto l’aumento del numero delle ore di scienze motorie volto a tracciare un intervento sportivo nei 5 anni di permanenza nell’istituto. «Mettiamo a cardine dell’istituzione alcuni valori, ovvero i valori universali dello sport» ha sottolineato la preside Rosa Roberto.

Dopo i saluti del sindaco Domenico Nisi, dell’assessore allo sport Lorita Tinelli, del presidente dell’ASD Montedoro Noci Stefano Bianco, del presidente Fidal Puglia Giacomo Leone e una breve introduzione sullo sport a cura dell’alunno Domenico Rotolo, si è entrati nel vivo della manifestazione moderata da Mauro Pulpito.

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Il primo argomento affrontato è il paralimpismo a cura di Giuseppe Pinto, presidente del Comitato Italiano Paralimpico Pugliese, il quale ha messo in evidenza la situazione dell’attuale mondo paralimpico in Puglia. «Finalmente si parla di sport a 360 gradi, portando avanti quello che è sempre stato il nostro sogno. In Puglia siamo riusciti a costruire una rete di attività sportive per normodotati e disabili riconosciuta da tutti. Lo sport deve essere di tutti e per tutti, senza distinzione perché siamo tutti uguali» ha sottolineato il presidente Pinto.

Francesco Fischetti, ricercatore e docente di Scienze Motorie presso l’Università di Bari, ha, invece, evidenziato l’importanza della ricerca scientifica perché «ci porta a conoscere i limiti della disciplina sportiva. Bisogna capire come, quando e perché praticare attività sportiva dal momento che fare sport significa cambiare il proprio stile di vita. Ciò comporta una riduzione delle malattie e delle pratiche mediche quindi devo accettare che lo sport si prenda cura di me».

L’importanza dello sport nella propria vita è stato risaltato anche dal Presidente Nazionale LILT – Lega Italiana Contro i Tumori Francesco Schittulli. «I tumori si combattono se si adottano degli stili di vita sana e questo dipende solo ed esclusivamente da noi». Infine, il presidente Schittulli rivolge un messaggio ai ragazzi, i quali hanno compito «di cambiare in meglio questo mondo dilaniato che vi stiamo lasciando. Voi dovete sapere rivoluzionare questo mondo. E lo strumento migliore è proprio lo sport».

Altro volto dello sport è risaltato da Stefania Delia, presidente dell’associazione Vinci con Noi. L’intervento, volto alla «guarigione dell’anima», presenta la storia di due ragazzi autistici racchiusi in due filmati molto significativi. Infatti, proprio questi ragazzi speciali sono al centro dei progetti Uno sguardo in profondità e Vinci con Noi, i quali si pongono l’obiettivo di risolvere, attraverso attività di integrazione e nuoto, le problematiche legate all’autismo.

A conclusione del convegno, due testimonianze diverse tra loro ma accomunate dalla parola spot. La prima è di Luca Mazzone, medaglia d’oro paralimpiadi di Rio 2016 nella prova a cronometro dell’handbike della categoria H2. «Sono in rappresentanza di tanti ragazzi che sono sulla sedia a rotelle come me. Abbiate rispetto del vostro corpo. E se dovete iniziare a praticare sport non fatelo per vincere una medaglia ma per salvarvi la vita». Infine, il gambiano Njie Nfamara, 18 anni e campione tricolore allievi di cross 2015, ha portato come testimonianza la sua storia fatta di difficoltà, ma con il desiderio di arrivare in Italia per praticare sport e diventare un grande campione. «Ho attraverso il mare e oggi sono arrivato qui dove sono contento di stare con voi. Ho trovato anche una famiglia che mi ha accolto e da grande voglio realizzare il mio sogno di diventare un grande atleta di corsa».

Inoltre, alla manifestazione hanno partecipato Beniamino Piombarolo, vicepresidente regionale dell’Unitalsi, Angela Gentile, presidente dell’associazione di promozione sociale ZOE e il senatore Piero Liuzzi.

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