Il nastro rosa di AIRC: ottobre il mese di sensibilizzazione dedicato al tumore al seno

NOCI – Torna a ottobre il mese di sensibilizzazione dedicato al tumore al seno: milioni di persone in tutto il mondo scelgono di indossare un Nastro Rosa per ricordare l’importanza della prevenzione e dimostrare la loro vicinanza alle donne che stanno affrontando questa malattia, che in Italia colpisce una donna su otto nell’arco della vita e rappresenta la neoplasia più frequente nel genere femminile.

Quest’anno a dare il via nel nostro Paese alla Breast Cancer Campaign, promossa da The Estée Lauder Companies Italia insieme ad AIRC, sarà l’illuminazione in rosa del Foro Romano nel Parco archeologico del Colosseo, martedì 2 ottobre. Grazie a una partnership fra AIRC e ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, nel mese di ottobre centinaia di Comuni illumineranno in rosa palazzi comunali e monumenti in tutta Italia, contribuendo a coinvolgere in modo ancora più capillare il territorio e a ricordare ai cittadini l’importanza del sostegno alla ricerca oncologica e della prevenzione.

Ogni anno nel nostro Paese si effettuano oltre 50.000 nuove diagnosi, il che significa che circa 135 donne ogni giorno scoprono di avere un tumore al seno e iniziano un percorso di cura e di coraggio. Ricevere oggi una diagnosi di tumore al seno fa però meno paura rispetto a vent’anni fa, perché la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata dall’81 all’87% e la mortalità diminuisce costantemente*. Ma non possiamo fermarci qui, per questo AIRC ha scelto come simbolo della sua campagna un nastro rosa diverso dagli altri, incompleto, a rappresentare il suo impegno per una sfida più grande: puntare al 100% di sopravvivenza al tumore al seno.

Dietro l’aumento nella sopravvivenza avvenuto negli ultimi anni c’è la concretezza dei risultati raggiunti dai ricercatori, che hanno consentito un continuo miglioramento dei trattamenti sia in termini di efficacia che di tollerabilità, offrendo alle donne una sempre migliore qualità di vita. Grazie allo sviluppo di tecniche che permettono il sequenziamento dei geni, all’inizio degli anni 2000 i ricercatori hanno infatti scoperto che il tumore al seno non è un’unica malattia, ma almeno quattro tipi diversi, perché diverse sono le alterazioni molecolari che lo caratterizzano. Questo ha consentito di mettere a punto trattamenti mirati, che permettono ai medici di curare le pazienti in modo sempre più personalizzato e con minori effetti collaterali.

AIRC ha contribuito a questi progressi facendo della lotta contro il tumore al seno una delle battaglie più importanti, basti pensare che solo negli ultimi 5 anni ha destinato oltre 50 milioni di euro alla ricerca in questo ambito. Ma c’è ancora molto da fare, i ricercatori sono al lavoro per trovare risposte anche per le donne che affrontano le forme più aggressive di tumore del seno, che non rispondono alle cure oggi disponibili: ad esempio il cosiddetto triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, chiamato così perché non presenta nessuno dei tre recettori (degli estrogeni, del progesterone e HER2) per cui sono disponibili terapie mirate; o il carcinoma mammario metastatico, un tumore che dalla sede primaria si diffonde in altri organi e oggi interessa circa 36.000 donne (Dati AIOM e AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2017).

“Grazie ai progressi della ricerca, il tumore al seno è sempre più curabile, ma il nostro obiettivo è migliorare ulteriormente la sopravvivenza. Per questo è necessario continuare a investire in ricerca con costanza e senza interruzioni”, ricorda Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. “I ricercatori sono al lavoro per conoscere sempre più a fondo i meccanismi molecolari che portano allo sviluppo del tumore, per sviluppare nuovi strumenti di screening per la diagnosi precoce, per valutare l’efficacia di nuovi farmaci contro i diversi sottotipi della malattia, per offrire terapie mirate con farmaci innovativi capaci di contrastare la crescita di cellule neoplastiche e la diffusione delle metastasi”.

AIRC: Dal 1965 con coraggio, contro il cancro Da oltre cinquant’anni l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Oggi conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori – 63% donne e 54% ‘under 40’ – le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e trecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 1 gennaio 2018). Informazioni e approfondimenti su airc.it.

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