“Una Chiesa, un Paese – Fra identità e memoria”, presentato il programma per il giubileo straordinario

NOCI – Il 2016 è l’anno scelto per festeggiare i 700 anni dalla nascita del nostro paese, in ricordo dell’anno 1316, periodo in cui si vuol collocare la leggenda che vede la costruzione di una cappella dedicata alla Madonna, per aver salvato il principe D’Angiò da un temporale, dopo che questi si era rifugiato sotto un albero di noce. In realtà, il primo documento storico che attesta la presenza di un primo casale, risale a molti anni prima, nel 1180, dove viene menzionata una chiesa intitolata a Sancta Maria de Nucibus, dal quale poi deriverebbe il nome utilizzato per indicare quell’agglomerato di case. Quest’anno è quindi un modo per ricordare le origini del nostro paese, con una serie di eventi e iniziative che sono state presentate ai cittadini nocesi il 26 maggio scorso all’interno del Chiostro delle Clarisse.

In primo luogo è stato spiegato dall’architetto Piero Intini, il logo ideato per l’evento del settimo centenario della nascita del paese, che vede raffigurati in una metà il campanile della Chiesa Madre che si unisce alla metà della chioma dell’albero del noce, simbolo rappresentato nello stemma comunale. Il programma intitolato “Una Chiesa, un Paese – Fra identità e memoria” vuol quindi ripercorre le origini che hanno portato dalla prima chiesa intitolata a Santa Maria delle Noci, alla nascita della Terra delle Noci. L’evento si avvale della collaborazione di varie associazioni ed enti, come Associazione culturale “Giuseppe Albanese”, Terra Nucum, l’UTEN e la Biblioteca Comunale “Mons. Amatulli”.

Una parte del programma è presentata dal sindaco di Noci, Domenico Nisi, il quale ha voluto creare “un percorso alla ricerca delle radici storiche e umane del paese”. Nello specifico durante il corso dell’anno si effettueranno delle visite guidate alla Chiesa Madre, a cura degli architetti Piero Intini, Ciccio Giacovelli e Piernicola Intini nei mesi di luglio e agosto; “Settembre in Santa Chiara”, con la consueta serie di conferenze all’interno del Chiostro delle Clarisse; la pubblicazione, nel mese di novembre, di un libro sul campanile della chiesa matrice, recentemente ristrutturato; alcuni eventi a cura dell’Università della Terza Età di Noci; manifestazioni con concorsi per le scuole nocesi, con visite guidate alla riapertura del nuovo anno scolastico. Alcuni eventi sono ancora in fase di definizione e durante il corso di questo 2016 verranno pubblicate le locandine per conoscere le date della programmazione di quest’anno giubilare.

Don Peppino Cito, invece, parla dell’aspetto religioso della manifestazione. “È un pellegrinaggio per ritornare alle sorgenti” spiega ai presenti. “Questo è un giubileo straordinario per ricordare le origini del paese che sono patrimonio di tutti”. Questo pellegrinaggio sarà distribuito su quattro piste:

– Un momento celebrativo, già iniziato nella giornata del 25 maggio con una messa nel santuario della Madonna della Croce, a cui segue una celebrazione del nuovo Vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli, Mons. Giuseppe Favale. A questi si aggiungono tre pellegrinaggi per riscoprire l’identità mariana nella capacità di essere misericordiosi, uno a Conversano e l’altro a Monopoli, sedi della circoscrizione vescovile, e l’altro già tenutosi, sempre nella giornata del 25 maggio, al santuario della Madonna della Croce, dove si è ripercorsa la “Via Matris” lungo le 7 croci che si snodano nel raggiungere il santuario, rappresentanti i 7 dolori di Maria.

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– Una pista formativa teologica, già inaugurata nella giornata del 26 maggio a cura del benedettino fr. MichaelDavide Semeraro, del monastero della Visitazione (Val d’Aosta), seguita da altre conferenze, una in occasione della festa di San Rocco, dedicata al patrono del paese, e l’altra in occasione della Natività della Beata Vergine Maria, dedicata alla denominazione della Chiesa Madre.

– Una pista culturale, con la collaborazione delle associazioni, come offerta alle nuove generazioni per la capacità di fare memoria.

– Infine, una pista per far sì che Noci diventi una città dell’ospitalità, tramite la costruzione di una casa di pronta accoglienza entro la fine dell’anno e la realizzazione di una nuova porta per la Chiesa Madre, con l’aiuto di associazioni e imprese, per rendere la chiesa più elegante dopo la ristrutturazione del campanile e la pulitura della facciata principale.

Tante quindi le iniziative per questo 2016, che si spera possano far veramente riscoprire le nostre radici, permettendoci di non dimenticare come da una semplice chiesa, si è arrivati ad una grande realtà come quella attuale.

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