Tennis: sport di vittorie, storie ed emozioni pugliesi

NOCI – Il prestigioso torneo ATP di Roma 2016 è stato all’insegna dei valori, delle novità e della comunicazione. Per la cronaca la finale del torneo è stata giocata dal n° 1 al mondo, Novak Djokovic, difronte al n° 2 al mondo, Andy Murray. Ha vinto Murray, nel giorno del suo 29° compleanno, un bel regalo per festeggiarlo.

Le partite sono state molto belle, avvincenti e si è registrato anche il record storico di pubblico: oltre duecentomila biglietti. Incasso record. Infatti al torneo hanno partecipato tutti i big del tennis. Sugli spalti, ad ammirare i campioni, anche qualche nocese. E per i milioni di italiani che hanno seguito l’evento da casa, grandi novità. Le dirette televisive sono state commentate da due giganti femminili del tennis italiano, la famosa Francesca Schiavone (cognome anche nostrano), vincitrice del Roland Garros 2010 e n° 4 al mondo nel 2011, e la splendida conterranea Flavia Pennetta, vincitrice degli US Open e n° 6 al mondo nel 2015.

Grazie alla Pennetta la Puglia ha avuto anche fuori dal campo un ruolo di “partecipante attivo”, in ambito comunicativo. Si è trattato di uno show-business innovativo e gradito. Infatti molti sono stati i servizi “dietro le quinte” dell’accoppiata Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, con un gradevole “taglio cabarettistico”. Da questa parte del campo, come commentatrici e co-conduttrici ci hanno saputo regalare un nuovo ed avvincente protagonismo, rendendo lo sport fruibile, intriso di semplicità e quotidianità. Le abbiamo apprezzate nelle loro battute spontanee, persino nelle loro espressioni dialettali. Ci hanno raccontato frammenti delle loro storie di vita privata ed agonistica, con diversi riferimenti alla amata Puglia. Abbiamo così scoperto la versatilità soprattutto di un personaggio pugliese come Flavia Pennetta, campionessa di tennis, aspirante mamma e modella a tempo perso. Insomma un format che ha funzionato, che ha dato ulteriore visibilità alla nostra terra di talenti. Nel tennis pugliese abbiamo anche Roberta Vinci, attualmente n°7 al mondo. Merita di essere citato anche il nostro compaesano Francesco Garzelli (809esimo nel 2012), ancora nei primi mille al mondo.

Il torneo, per tornare al lato sportivo, ha regalato momenti intensi di agonismo, con match impegnativi ed all’ultimo colpo, soprattutto nel tabellone di Djokovic, pensiamo contro Nadal prima e Nishikori poi. Ma i grandi campioni sono tali anche nella sconfitta. Djokovic, che moltissimo aveva speso in match lunghi ed impegnativi, ai microfoni, difronte alle comprensibili attenuanti rispetto al vincitore Murray, ha voluto solo evidenziare la bravura del vincitore e fugare superflue giustificazioni che avrebbero solo sminuito l’avversario. Un modo nobile di celebrare lo sport ed il verdetto del campo. C’è da imparare.

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