Paolo Crepet ospite a Noci: il vero coraggio di educare i propri figli

NOCI – Negli ultimi anni sono sempre più le aggressioni da parte di alunni e genitori nei confronti degli insegnanti, così come i recenti fatti di cronaca ci dimostrano. Per questo motivo l’Associazione Genitori del Comprensivo Gallo – Positano di Noci ha organizzato lo scorso 18 aprile, all’interno dell’auditorium Claudio Abbado, un incontro con lo psichiatra, scrittore e sociologo torinese Paolo Crepet dal titolo La sfida educativa, il coraggio che i nostri figli ci chiedono.

L’incontro è stato introdotto dalla Presidente dell’associazione dei Genitori Marta Dongiovanni, la quale ha presentato al numeroso pubblico le varie attività svolte negli anni, tra cui iniziative di carattere culturale, sociale, musicale e di supporto alla scuola «per continuare a perseguire quel concetto di circolarità scuola famiglia di cui tanto si parla e che purtroppo sta venendo meno». Tema principale della manifestazione è stato il coraggio, come dal titolo dell’ultima pubblicazione dello stesso Crepet. Tema che si lega molto con l’ideale dell’associazione, ovvero «il coraggio di fare rete, di essere uniti, di essere solidali, di aiutarsi l’un l’altro».

Dopo i saluti della Preside del Comprensivo Lenella Breveglieri, la quale ha accolto molto positivamente l’iniziativa, si è entrati nel vivo della manifestazione che ha visto un primo momento di conferenza con il sociologo, il quel ha dialogato con Maria Antonietta Plantone, socia fondatrice dell’associazione. «Noi vorremmo che ci lasciasse delle importanti riflessioni su quello che oggi significa educare i nostri ragazzi e quel è la maniera migliore per farlo per rispondere a tutte le interferenze che ogni giorno avvertiamo e che sicuramente ci fanno sentire sempre più inadeguati. Questo coraggio come lo sviluppiamo?»

Molto interessanti le parole dette dallo psichiatra, il quale ha tenuto un lungo monologo da cui il pubblico ha potuto trarre parecchi spunti di riflessione sull’educazione che si sta dando ai propri figli. «Io ho scritto un libro dove dico che il vero coraggio di educare non è aggiungere, ma togliere. E un genitore vero toglie. E invece stanno tutti aggiungendo. Questo perché si fa fatica a dire di no. Perché è complicato e devi fare una battaglia per quel no».

Inoltre, la manifestazione ha avuto anche un momento di confronto per dare la possibilità ai numerosi insegnati e genitori presenti di porre delle domande e avviare un dibattito, cercando di individuare e correggere gli sbagli commessi per poter aiutare a crescere il proprio figlio al fine di dargli ciò che veramente si merita.

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