NOCI – Dopo 5 anni di assenza, lo Storico Gran Concerto Bandistico della Città di Acquaviva delle Fonti torna a vivere grazie all’instancabile lavoro dei nocesi Daniele Maggipinto e Giacomo Lasaracina, i quali hanno deciso, spinti dalla loro passione per la musica, di buttarsi in questa nuova avventura. La banda da giro di Acquaviva delle Fonti, insieme a quella di Noci, è stata una delle prime realtà bandistiche pugliesi e, grazie alla collaborazione tra i due paesi, si è riusciti a dare una continuità ad un complesso nato più di centotrent’anni fa. Abbiamo intervistato Giacomo Lasaracina, Responsabile Artistico della Banda cittadina “S. Cecilia – G. Sgobba” di Noci, per scoprire i motivi della ricostituzione di questa nuova realità.
Come nasce la scelta di gestire una realtà come quella della banda di Acquaviva delle Fonti? «Innanzitutto c’è la passione per la banda. Abbiamo da sempre collaborato con la banda grande di Noci e quest’anno abbiamo avuto la possibilità di fare una banda nostra. Abbiamo espresso la nostra volontà di creare una nuova banda e quindi una nuova realtà. È un sogno che si realizza».
Perché la scelta è ricaduta proprio sulla città di Acquaviva? «A Noci non ci è sembrato necessario creare un nuovo complesso bandistico, data l’esistenza di una banda da giro nocese. Insieme a Noci, Acquaviva delle Fonti è stata una dei primi complessi musicali della Puglia ad essere stata creata. Inoltre, Acquaviva, negli anni passati, è stata una grande banda, insieme a quella di Noci, Conversano, Francavilla Fontana e Gioia del Colle. Ha portato molti risultati sia con i direttori acquavivesi come Misasi, sia con direttori nocesi, come Giuseppe Chielli, i quali sono risultati vincitori di un premio a Stoccolma negli anni’60».
Cosa è stato necessario per poter gestire una banda da giro? «Per poter gestire una banda bisogna avere alle spalle un’associazione. Perciò abbiamo creato una nuova associazione musicale culturale “Giacomo Puccini” con sede a Noci. Tutto lo staff organizzativo è nocese: Daniele Maggipinto presidente a capo della direzione amministrativa, Giacomo Lasaracina Responsabile Artistico e Vice Maestro e i collaboratori Vittorio D’Onghia e Paola Sportelli (anche nel ruolo di solista principale). Tra gli altri nomi troviamo Vittorino Curci, voluto anche dal sindaco di Acquaviva, nel ruolo di cultore di bande date le sue ricerche sulla storia delle bande pugliesi e Stanislao Morea come sostenitore dell’associazione. Inoltre abbiamo il sostegno dell’amministrazione nocese, anche se i nomi non compaiono nel manifesto. Un merito va al senatore Piero Liuzzi, elemento fondamentale nella riuscita del progetto, nonché nostro grande sostenitore».
Avete trovato delle difficoltà? «Le difficoltà a livello economico sono parecchie e ci stiamo adoperando dell’amicizia con Acquaviva per trovare gli sponsor. Nonostante siamo nati a settembre e da ottobre abbiamo avuto l’ok per la gestione della banda di Acquaviva, è quasi tutto pronto per la stagione artistica 2017. Diciamo che l’uscita ufficiale con il manifesto è fissata per il 10 novembre ad Adelfia dove i comitati prendono notizie sia delle bande sia dei fuochi pirotecnici, per poi andare a firmare i contratti per la nuova stagione. Nonostante manchino pochi giorni siamo riusciti ad avere il nostro posto per esporre i nostri manifesti».
Da chi è composto il corpo della banda di Acquaviva? «All’interno della banda di Acquaviva sono presenti 7-8 persone di Noci, oltre alla collaborazione con strumentisti di altri paesi e regioni, che vanno ad arricchire il gruppo della banda. La ciliegina sulla torta è sicuramente il Maestro Dominga Damato. Era da un po’ di anni che la si voleva portare a dirigere la banda di Noci e oggi abbiamo la possibilità di affidarle quella di Acquaviva. Il caso ha voluto che fosse libera nella stagione 2017 e quindi abbiamo subito approfittato dell’occasione».
Avete già stilato un programma concertistico? «Il primo concerto di apertura sarà per ovvi motivi ad Acquaviva e sarà nei primi di marzo. Ad oggi non abbiamo un programma completo. Ci sono alcune trattative in attesa di essere chiuse. La nostra speranza è quella di arrivare a una trentina di date. L’obiettivo è quello di portare il nome di Acquaviva in giro per il maggior numero di paesi».
Volete proporre qualcosa di diverso, oltre alle varie opere di musica classica? «Sappiamo che il repertorio delle bande da giro è tutto classico per fare esibire i solisti, nonostante io voglia inserire un po’ di musica leggera per far avvicinare i giovani alla banda. Il Maestro è d’accordo e quindi sicuramente inseriremo pezzi di musica leggera come chiusura dei concerti».
Dove saranno effettuate le prove? «Le prove saranno effettuate tutte ad Acquaviva e inizieremo a provare già dalla fine di febbraio».
C’è la possibilità di potervi vedere suonare a Noci? «Noi ce lo auguriamo di poter suonare a Noci durante una delle tre feste nocesi. Non sappiamo se maggio, settembre o ottobre. La voglia c’è e se ci viene proposto qualcosa, ben venga».
Come associazione proporrete anche qualcosa su Noci? «Nessuno ci impone come associazione di essere presente in un’altra forma anche a Noci. Vedremo come farci sentire».
Questa nuova associazione inciderà in qualche modo sulla banda cittadina? «No, per niente. Anche se sono Responsabile Artistico della banda cittadina, questo non inciderà in nessun modo sul suo operato. L’identità della banda cittadina continuerà a essere sempre più forte, grazie anche al cambio del direttivo avvenuto a gennaio. Stiamo cercando di aprirci a nuovi orizzonti, oltre ai vari funerali e processioni».