Lotta al lavoro nero: siglato protocollo Confartigianato-Comune

NOCI – Associazione degli artigiani ed ente pubblico accumunati dalla difesa della legalità del lavoro. Il protocollo d’intesa per contrastare il lavoro nero è stato sottoscritto mercoledì 21 giugno nella sede della Confartigianato Upsa di Noci in via XX Settembre.

La sottoscrizione arriva a conclusione di un incontro in cui i vertici provinciali dell’associazione di categoria hanno fatto il punto della situazione in cui sono chiamati a vivere gli artigiani e il mondo della piccola e media imprenditoria all’indomani dell’assemblea nazionale svoltasi a Roma e a cui ha partecipato anche il ministro Calenda. Ed è proprio sulla burocrazia e sulla tassazione che il presidente Francesco Sgherza ed il direttore provinciale Mario Laforgia hanno puntato il dito in difesa di una categoria che rappresenta il 98% del tessuto economico italiano.

«Siamo i più tassati d’Europa – dichiarano i portavoce degli artigiani – così non si può andare avanti. Molti di noi si alzano presto la mattina, sono i primi ad entrare in azienda e molto spesso gli ultimi ad uscirne. In Europa sono 25milioni le PMI a fronte di quasi 43mila grandi imprese, a significare il grande contributo che le piccole botteghe artigiane danno all’economia europea». Una volontà di riscatto che parte da radici storiche, soprattutto la sede barese. La Confartigianato nasce intorno agli anni ’50 ed è prossima a spegnere le 60 candeline. La sede di Noci nasce nel 1965 con primo presidente Domenico Marinuzzi.

Perché un protocollo d’intesa? «Questa sottoscrizione non vuole essere un fatto accusatorio – risponde Sgherza – ma ha l’intento di recuperare le aziende a rientrare nella legalità. Molte attività chiudono non perché surclassate dai debiti, ma perché non riescono a riscuotere i crediti, soprattutto con la pubblica amministrazione. Cosa possono fare i sindaci allora? Possono aderire a diversi progetti come il Patto per il Mezzogiorno e il Patto della Città Metropolitana che mettono a disposizione diversi milioni di euro da stanziare in favore delle attività». Quali sono dunque i settori artigianali a maggiore rischio di lavoro sommerso? «Sicuramente i settori dedicati alla cura della persona – risponde a LeggiNoci il direttore provinciale Mario Laforgia – quelli più difficilmente controllabili perché si svolgono a casa dei clienti, ma anche il settore dell’impiantistica soffre di una concorrenza sleale dovuta ad aziende fantasma e tecnici non qualificati». E quindi è il sindaco di Noci Domenico Nisi a rispondere facendo capire che non è facile gestire la cosa pubblica e che alle volte la burocrazia ferma anche gli enti pubblici. Non solo. Il sindaco, che insieme al neo assessore Natale Conforti è stato omaggiato della tessera onoraria della Confartigianato, ha detto che nell’espletamento delle proprie funzioni egli non ha la facoltà, ma l’obbligo di denunciare attività illegali. Infine gli artigiani riescono a strappare al primo cittadino nocese la promessa di intitolare una via all’on. Laforgia precursore delle battaglie artigiane in Puglia.

A conclusione della serata la Confartigianato ha consegnato due attestati di benemerenza a due suoi associati Mario Pastore e Giovanni Notarnicola.

 

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