Il secondo quesito referendario: la limitazione dell’arresto preventivo

Domenica 12 giugno l’Italia va al voto. Si vota in tutto il Paese per cinque quesiti referendari sui quali l’elettore è chiamato ad esprimersi. Ai seggi verranno consegnate altrettante schede di differenti colori: rosso, arancione, giallo, grigio e verde.
Ogni giorno la Redazione di LeggiNoci descriverà l’oggetto di ogni quesito.

Il secondo quesito referendario riguarda la limitazione delle misure cautelari, e cioè l’abrogazione dell’ultimo inciso dell’art.274, comma 1, lettera c), c.p.p. che sancisce le esigenze (ossia condizioni) affinché possa essere effettuata una misura cautelare, come l’arresto o l’interdizione.
Le misure cautelari sono provvedimenti di carattere provvisorio immediatamente esecutivi dall’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari e tale misura viene richiesta da parte della Procura della Repubblica.
Ad oggi il Gip può autorizzare una misura cautelare qualora nella fase delle indagini preliminari sussista il pericolo che l’indagato ripeti il reato, il pericolo che fugga o la possibilità che inquini le prove.

Il secondo quesito referendario è il seguente: “Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n.447 (Approvazione del codice di procedura penale) risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.274, comma 1, lettera c), limitatamente alle parole: “o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all’art. 7 della legge 2 maggio 1974, n.195 e successive modificazioni.”?
Tale quesito sarà posto nella scheda di colore arancione.

Bisogna mettere una croce sul quadrato in cui vi è la scritta SI qualora si voglia abrogare la Legge in questione, oppure mettere una croce sul quadrato in cui vi è la scritta NO qualora la legge non la si voglia abrogare.
Nel caso in cui dovesse vincere il SI si limiterebbe solo l’uso da parte dei Magistrati della carcerazione preventiva.
L’arresto preventivo è da sempre un argomento di scontro e ostile per la Camera Penale italiana, a detta di questi sarebbe una violazione dell’art. 27 della Costituzione.

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