Giancarlo Chielli nuovo direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari

NOCI – È il nocese architetto Giancarlo Chielli il nuovo direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari. A decretarlo il verbale della commissione elettorale riunitasi all’indomani delle votazioni svoltesi il 27 giugno scorso presso la sede di via Giuseppe Re David a Bari.

Con 29 voti favorevoli, rispetto ai 16 del prof. Antonio Cicchelli, il nocese Giancarlo Chielli viene eletto nuovo direttore dell’accademia barese per il triennio 2018/2021. Una struttura importante quella dell’Accademia di Belle Arti di Bari, con un corpo docente composto da 72 professori, 35 amministrativi, due sedi, di cui quella decentrata è allocata presso un convento del ‘700 a Mola di Bari, ed un numero di iscrizioni di studenti che è passato da 400 nel 2012 a circa 730 nel 2017.

Chielli era già da 4 anni delegato presso la struttura di Mola di Bari, questa elezione rappresenta per lui la ciliegina sulla torta della sua lunga carriera accademica. Una carriera costellata di tantissime attività artistiche, di ricerca, di workshop e di mostre, nonché di collane, pubblicazioni in giro per l’Italia da Milano a Catanzaro passando per Foggia sino a Mola di Bari e ora nel capoluogo pugliese.

giancarlo-chielli-architettoValorizzare le giovani leve, aprire al territorio e dare visibilità all’accademia sembrano essere le prerogative del neo direttore. «Appena insediato inizierò a dialogare con le pubbliche amministrazioni ed in particolare con i comuni per avviare delle convenzioni – dice infatti Chielli a LeggiNoci – Per il territorio ci può essere una sinergia positiva tra accademia e imprese, attraverso un segmento di design, immagine coordinata della comunicazione e altre cose». Mentre su un eventuale trasloco della sede barese presso la ex Caserma Rossani: «Con l’architetto Italo Colucci, collega e amico, avevamo approntato un progetto che attualmente è al vaglio del Comune di Bari per la riqualificazione di un plesso (quello relativo all’Accademia) dell’ex Caserma Rossani. Manca solo la firma degli enti regionali e comunali che speriamo trovi luce entro la fine dell’anno». L’architetto non dimentica Noci sulla quale sembra avere già le idee ben chiare: «Quando ci andremo a insediare, visto che anche il sindaco deve un attimo organizzarsi, e appena la macchina organizzativa del Comune sarà pronta mi rivolgerò per organizzare qualcosa di bello. Auspico non una iniziativa spot per riempire un cartellone estivo ma una programmazione costruita sui prossimi cinque anni. Un programma condiviso, penso agli amici Vittorino Curci e Antonio Natile, per una partnership valida con altre realtà culturali. Noci dovrebbe poter usufruire di un contenitore artistico-culturale che generi reddito e che guardi all’arte in tutte le sue sfaccettature così come penso che Noci debba proporre un progetto che faccia diventare le masserie patrimonio Unesco». Infine su come vorrà organizzare l’accademia, Chielli risponde: «Appena insediato riprodurrò il modello di Milano con i soci onorari, lauree honoris causa, dando grande visibilità all’accademia di Bari».

Giancarlo Chielli si insedierà ufficialmente dall’1 novembre 2018 e sostituirà il prof. Giuseppe Sylos Labini.

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