Evolution, l’ultima installazione verticale di Vicenti

NOCI – Si chiama “Evolution” l’ultima opera nata nel laboratorio di Carlo Vicenti. Dalla data del suo pensionamento l’estro creativo dell’artista nocese (63 anni a luglio) sembra espandersi sempre di più sulla scia dell’innovazione artistica e del rinnovamento totale sulla base dei materiali della Murgia dei Trulli.

Così all’alba di giovedì mattina, pensando agli attuali lavori di rifacimento dell’illuminazione pubblica, a Vicenti è venuta in mente l’idea di sviluppare l’installazione artistica intitolata Evolution. Un’opera tridimensionale verticale con tre elementi essenziali: la pietra, il rame, un componente da pc. I circa 7 metri di rame attorcigliato su se stesso tende a un capo la pietra calcarea della Murgia dei Trulli, dall’altra avvinghia il componente hardware di un computer. «Con quest’opera composta da soli tre semplici elementi, – spiega Vicenti – ho voluto ripercorrere la storia dell’evoluzione umana (da cui il titolo): dall’età della pietra ad oggi. Da quando cioè l’uomo riusciva a maneggiare solo la pietra, e con quella portava avanti la sua esistenza, ai tempi moderni dove siamo completamente pervasi dalla cibernetica e senza di essa oggi ci sentiamo quasi smarriti».

Un’opera di forte impatto emotivo che, anche se unica nel suo genere, si ricollega per struttura e materiali all’ultimo filone scultoreo che ha portato alle collezioni di Stati Mentali, recentemente consegnata alla biblioteca cittadina, e Caduta Massi. «Al contrario delle altre – chiarisce però Vicenti – quest’opera non si muoverà di qua».

Intanto cresce l’attesa per conoscere la data d’apertura della sua nuova mostra personale dove presenterà l’annunciata collezione “Corcoro” che segna il ritorno di Vicenti alla pittura. Un lavoro che lo ha impegnato per mesi e che, assicura l’artista, «presto vedrà la luce».

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