Don Peppino Cito lascia Noci: “Grazie per la stima che mi ha riservato”

NOCI – Sono passati ben nove anni da quando, il 2 ottobre del 2008, don Peppino Cito ha iniziato il suo Servizio Pastorale a Noci, diventando sia parroco della chiesa Maria Ss. della Natività, sia arciprete della città dei tre campanili, sostituendo il nostro compaesano don Giovanni Intini, oggi Vescovo di Tricarico.

Don Peppino, parroco nativo di Fasano, è stato nominato dall’allora Vescovo della diocesi Conversano-Monopoli, Mons. Domenico Padovano, con una bolla dell’8 settembre 2008, giorno in cui si festeggia la Natività di Maria. Da settembre di quest’anno, come già annunciato dal nostro giornale, si appresterà a servire la comunità di Monopoli, prendendo servizio presso l’Unità Pastorale del centro storico.

Don Peppino Cito è al suo quinto trasferimento e anche se non si mostra dispiaciuto di lasciare la nostra comunità perché «Ogni volta i trasferimenti si rivelano utili a favore di un popolo che ha bisogno di rimotivare continuamente il proprio impegno con stimoli differenti e più giovani. Nessuno, da solo, è in grado di accompagnare il processo di maturazione di un popolo. Servono molte risorse e tempi lentissimi»; ne ha tratto qualcosa di positivo: «Le persone che mi hanno stimolato ad uscire da me stesso per ascoltare tutto quello che non faceva parte del mio bagaglio umano, culturale ed ecclesiale ed acquisire nuovi apprendimenti relazionali e pastorali. L’ingegnosità propria del nocese, col gusto di sperimentarsi e misurarsi con le sfide che il contesto e il bisogno offrono. Il gusto di vivere e il gusto per le cose buone e per le cose belle».

In nove anni di servizio a Noci tante cose sono successe ed alcune hanno portato cambiamenti, anche involontari come la distruzione e ricostruzione della cuspide campanaria. «Non faceva parte dei miei progetti cambiare qualcosa che gli altri non ritenessero utile e vantaggioso cambiare nelle proprie prassi e nel proprio processo di crescita di popolo. La passione di accompagnare un popolo non coincide con cambiamenti calati dall’alto». Ma don Peppino Cito lascia Noci con un messaggio positivo: «Grazie per la stima, anche immeritata, che mi ha riservato e per la misericordia verso le mie fragilità».

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