Conclusa la 3^ edizione del Piccolo Festival della Parola

NOCI – Si è conclusa ieri, 9 dicembre, la terza edizione del Piccolo festival della parola, la seconda per la nostra città. Bilancio più che positivo per una manifestazione che in quattro giorni ha portato a Noci 50 eventi gratuiti per altrettanti ospiti. Questo festival è per la nostra comunità un piccola perla, in quanto non parliamo di una kermesse che prevede mere presentazioni di libri, ma di un’operazione culturale di grande spessore che coinvolge direttamente la cittadinanza. Il successo di pubblico, registrato durante tutte e quattro le giornate nonostante il freddo, è prova del fatto che la nostra città si dimostra ancora una volta (non che avessi dubbi in merito) all’altezza di eventi di grande qualità.

I libri, che trovano spazio nell’Officina editori, hanno fatto da cornice ad una serie di iniziative che vedono i nocesi protagonisti. Penso alle attività con le scuole, soprattutto quelle che hanno visto musicisti di nota fama, Ettore Fioravanti in testa, interagire con i bambini nella ricostruzione musicata di una favola; ma anche alla lettura collettiva dell’Odissea, che ha tenuto deste fino a tarda notte tantissime persone la vigilia dell’Immacolata; e ancora, la gara di poesie dell’8 sera; il laboratorio sul linguaggio del fumetto realizzato da Antonello Vigliaroli con i bambini; per non parlare dei ragazzi del nostro Liceo, che con i progetti di alternanza scuola-lavoro hanno presidiato tutte le location del festival. Ad arricchire il tutto due mostre – “Costanti/Varianti” sulla poesia verbovisiva a Palazzo della Corte e “La cattiva maestra” con tredici illustratori di fama internazionale presso la Biblioteca Comunale – e installazioni per tutta la città. Ovviamente non sono mancati i grandi ospiti: Peppe Servillo e gli Avion Travel, protagonisti della prima serata, il sociologo Stefano Cristante ed il porta Enrico Fraccareta con il loro omaggio al poeta del fumetto Andrea Pazienza il 7 sera; l’8 sera abbiamo assistito alla performance dei musicisti Ettore Fioravanti, che ho già citato, Igor Legari, Marco Colonna, Pasquale Mirra e Gaetano Partipilo, che hanno musicato la fiaba di “Pierino e il lupo”, con la bravissima Silvana Kühntz, che ci ha accompagnati con grande maestria durante la quattro giorni, e a quella del poeta sonoro Giovanni Fontana; a chiudere la kermesse, il 9 dicembre, una trascinante dissertazione del prof. Luciano Canfora sul libro “La scopa di Don Abbondio” e intorno alle parole rivoluzione, la democrazia, la libertà e la politica attuale; a seguire abbiamo imparato, con Salvatore De Mola, come si ricava la sceneggiatura di del commissario Montalbano partendo dal romando di Camilleri; gran finale con Ascanio Celestini e il suo monologo “L’armata dei senzatetto” ispirato al libro scritto con Giovanni Albanese.

Ma la vera protagonista del festival non poteva che essere la “parola”. Sull’importanza delle parole si è ragionato tecnicamente anche grazie alla presenza e alla professionalità di ospiti quali Silvia Zotti, Francesca Schioppo, Paolo Danieli e Francesco Nicodemo. Ma possiamo affermare senza esitazione che ogni singolo contributo ci ha lasciato qualcosa di importante. Come consueto ormai, ognuno ha donato alla città una parola. E anche io – sommessamente – al termine di questa intensa quattro giorni, vorrei donare alla città due parole: “giovani” e “presente”. Lo spazio per la loro freschezza, per la loro intelligenza e competenza, per le loro idee e progettualità, è oggi. Con queste parole voglio dare il mio contributo alle tante riflessioni che ci hanno accompagnato in questi giorni.

Ringrazio, uno per uno, gli ospiti, la Regione Puglia, che ha co-finanziato il progetto, l’organizzazione di Fluid e, in particolare, il direttore artistico Antonio Galloso, con il quale siamo già a lavoro per la prossima edizione, in programma per giugno 2019. Ma ringrazio anche tutti coloro – amministratori, dipendenti, scuole, associazioni – che hanno a vario titolo reso possibile tutto questo. So che in molti non hanno potuto assistere ad alcuni appuntamenti, a causa della ristrettezza degli spazi a disposizione. Di questo mi rammarico, ma sento di poter prospettare la prossima disponibilità di spazi in grado di offrire posti a tutti. Stiamo lavorando per questo e siamo ormai quasi al traguardo.

Il Sindaco

Domenico Nisi

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