Canoni enfiteutici, il M5S torna all’attacco: “Le bugie hanno le gambe corte”

NOCI – A seguito di quanto dichiarato dal consigliere Fortunato Mezzapesa a riguardo dei nuovi canoni enfiteutici deliberati durante il consiglio comunale dello scorso 11 maggio, il MoVimento 5 Stelle Noci, per voce del suo rappresentante in consiglio Orazio Colonna ha voluto chiarire alcuni aspetti che non sono stati messi in evidenza.

Quella che Mezzapesa definisce senza vergogna alcuna la “volontà politica di favorire la giustizia sociale” è una grande falsità se si pensa al fatto che Noci al momento ha due delibere in piedi per il medesimo argomento. Infatti il canone di affrancazione per i beni gravati da livelli ed usi civici era già stato deliberato il 18 febbraio 2004 e corretto con una ulteriore delibera nell’ottobre del 2005 dal titolo “Beni gravati (livelli ed usi civici) – modifica dell’atto consiliare n. 2 del 18.02.2004” Quando si è deciso oggi di voler procedere ad una nuova determinazione dei canoni, bisognava annullare la precedente delibera, ma ciò non è stato fatto. Il MoVimento 5 Stelle a tal proposito aveva chiesto in data 09/05/2017 di poter istituire un tavolo tecnico al fine di non perseverare con gli errori già commessi durante l’approvazione della delibera n. 10 del

24/03/2014. A tale richiesta l’attuale maggioranza ha votato in modo contrario con nostro grande disappunto. Passando all’esposizione dei fatti ci preme far notare che i canoni sono stati variati da € 115,00 deliberati nel 2005 alle attuali € 376,00. Alla nuova tariffa stabilita potranno essere applicate delle agevolazioni al verificarsi di alcune condizioni fino alla misura massima del 50%. Quindi chiunque oggi vuole affrancare i propri terreni gravati da questo vincolo deve versare almeno € 188,00 per quota a cui bisogna aggiungere € 60,00 per diritti di istruttoria. In sintesi, la volontà politica a cui fa riferimento Mezzapesa ha portato ad un aumento di € 73,00 per ogni quota. Per fare un esempio se un cittadino intende riscattare 10 quote (pari a poco meno di 10 ettari), con i canoni stabiliti nel 2005 avrebbe dovuto versare € 115×10= € 1150,00 invece oggi dovrà versare minimo €188,00×10+ € 60,00= € 1940,00. In sintesi, nella attuale situazione di grave crisi che sta attraversando il nostro Paese, viene chiesto ai cittadini di versare circa € 800,00 in più. Senza voler entrare nel merito della modalità di calcolo utilizzata per la definizione degli attuali canoni, largamente contestabile anche a detta di ex dirigenti regionali del settore usi civici, vorremmo solo concludere facendo notare che quanto stabilito non è niente male per una amministrazione che a breve tornerà finalmente a casa, ponendo fine ai tanti danni fino ad oggi provocati, ed i cui componenti si metteranno da subito alla ricerca di nuovi consensi per le prossime elezioni che si dovrebbero tenere nella primavera del 2018 se la situazione non precipita prima.

Chiudiamo con un appello; ricordatevi di quanto questi signori hanno fatto in 5 anni, ma soprattutto di quanto avrebbero potuto e non hanno voluto fare, prima di decidere a chi dare il vostro consenso per la prossima volta. Non facciamoci abbagliare dalle belle parole pronunciate dai palchi o dai cioccolatini distribuiti, perché come potete notare, dopo il dolce viene l’amaro, e che amaro.

MoVimento 5 Stelle Noci

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