Ansia da separazione: il primo giorno di scuola

NOCI – Quella appena trascorsa può definirsi una settimana altamente impegnata nonché satura di novità per tutti i bambini più o meno cresciuti che hanno cominciato l’anno scolastico tra entusiasmo e lamentele.

Se scuole elementari e medie vedono i propri banchi occupati da ragazzi alle prese con compitazione preannunciata e affrontata con capacità critica e maturità nelle relazioni, è all’asilo che si verifica sempre il trauma maggiore: per la prima volta in assoluto infatti, piccoli scolaretti si accingono ad una realtà non desiderata che li costringe ad allontanarsi dalle mura domestiche (le uniche che conoscono) per vivere in un ambiente estraneo senza mamma e papà come ombra.

Ci sono i coraggiosi che varcano la soglia della scuola felici e spensierati e ci sono i timidoni che si lanciano in pianti infiniti a rivendicare un cordone ombelicale che non deve essere rescisso.

Conosciuta come “ansia da separazione”, si tratta di un disagio piuttosto frequente nei bambini, una intensa paura del distacco che giustappunto si materializza in momenti importanti della loro vita, esattamente come il primo giorno di scuola o di asilo. Una fase fisiologica e naturale che non deve allarmare i genitori: al contrario, si comprende che c’è un buon attaccamento tra madre/padre e figlio e agita quest’ultimo perché timoroso di sperimentare un vissuto abbandonico.

I piccoli vanno tranquillizzati, preparati psicologicamente alla separazione, non sgridati e aiutati a verbalizzare le loro emozioni. D’altro canto i genitori devono mostrarsi sereni al fine di non trasmettere essi stessi ambiguità ed ansia. Mamma e papà per primi hanno bisogno di lavorare sulla consapevolezza che al proprio bambino va lasciata la mano sicuri di ritrovarla poi al suono della campanella.

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